Ma cos’è?

Solo il mio intermezzo…

nel tentativo di dare libero sfogo a quel che mi passa per le cervella

magari con sollievo esteso fino alle budella.

Mi è sembrato una poca soltada, che volete che vi dica.

Un’altra poca soltada, ma la mia poca soltada.

banksy_bigBanksy: Early man goes shopping. London Tate unaware collection

 Ho letto libri durante quarant’anni della mia vita e adesso li brucio perché non mi hanno insegnato a vivere.

Quella riportata è una delle spiegazioni di Pepe Carvalho [da Manuel Vasquez Montalban ho tratto anche il mio nomignolo] che incomincia a bruciare libri per accendere il camino, ad incendiare poco a poco la sua biblioteca, a dare «il meritato castigo alle verità inutili che riuniva».

Io entro nel mondo dei (no)blogs, buon ultimo, per scrivere un diario, un personalissimo diario per appuntare tanto le verità inutili quanto le utili bugie con cui devo fare quotidianamente i conti.

Sono entrato negli “anta”, che si dice essere tempo di bilanci intermedi. Il mio è presto fatto: sono un travet, un piccolo insignificante travet; dei miei trascorsi da sognatore mi rimane, enormemente peggiorata, l’intransigenza. Il risultato? Un travet intransigente, una fottutissima forma ossimorica.