I meritocratici con il CV degli altri

La meritocrazia è, letteralmente, il dominio del merito. Se c’è di mezzo il “dominio”, lo spazio che definisce cosa è merito e cosa no è soggetto ad interventi arbitrari, discrezionali da parte del dominus.

Eccone un esempio pratico: una lettera aperta in cui si fa assurgere l’impact factor a metro univoco di ordinamento meritocratico. [fonte: La voce.info]

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Gigi

Tra un pò è un mese. Mi si è stampigliato nella retina. Non se ne va più. Incredibile e malsano, quanto vuoto possa lasciarti dentro una persona. Un buco nero, se mai dovessi riuscire a capire cosa è veramente un buco nero.

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Con il #governoRenzi #staisereno

#Padoan: “Misure per facilitare gli aggiustamenti dei salari e ridurre il costo del lavoro”  #governorenzi

Per chi non fosse abituato al gergo degli economisti, aggiustamenti dei salari vuol dire che devono essere ridotti: del costo del lavoro si può dire per dritto, sui salari non bisogna urtare le sensibilità mentre ti si infila la mano in tasca.

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Servo dei servi dei servi

Ecco l’interpretazione italica di faccia come il culo oppure anche la traduzione operativa di civil servant o di servitore dello stato. Quello stato è l’Itaglietta, ovviamente.

Parlo di Francesco Gratteri che, stando al fattoquotidiano.it, fa dichiarare a un suo avvocato queste cose qui. Già il titolo dà il voltastomaco ad un normosenziente:

Scuola Diaz, Gratteri: “Mi spiace, ma non devo scusarmi. Quella notte fui ingannato”

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Ripetuta Ripetuta Ripetutamente

La storia si ripete. Sì lo so anch’io che la cronaca dice che la miccia dei bombardamenti in Siria è stata spenta….beato chi ci crede, lo dico con invidia. E’ passato solo un anno da quando Obama, premio Nobel per la pace (se lo è stato Kissinger….proprio un bel premio, niente da dire), temeva che le armi chimiche del governo siriano finissero nelle mani sbagliate, quelle dei ribelli. Ora pare che quelle sbagliate siano proprio le sue: Assad ne sarebbe venuto fuori come un genio scemo della lampada, avendo aspettato proprio l’arrivo degli ispettori Onu per dare l’ordine di usarle, dopo un paio d’anni di guerra civile.

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Road to nowhere

“Ci vuole un coraggio enorme in questo Paese a fare il ministro dell’Economia”.

E’ una dichiarazione di Saccomanni, in un’intervista con alcuni passaggi riportati qui. Non so se anche coraggio, di sicuro ci vuole una faccia tosta abbondantemente al di fuori del comune. E lui pare proprio averla: eccone alcune testimonianze inequivocabili.

“E’ evidente che non ci sono soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse per concedere sgravi fiscali più ampi. Abbiamo di fronte un sentiero stretto”.

A contribuire al calo del Fisco dovrà essere il processo di spending review, che il ministro definisce “cruciale”.

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Chow Ayman

Questo pezzo lo ho scritto più di un anno fa. Il processo neuronale per cui mi è tornato in mente, insieme al magone e alle lacrime, è inesplicabile. Lo riposto qui, sul mio diario.

11 maggio 2012

Giorno di ferie….troppo stress, devo sbollire.

Sono rimasto a casa. Tante cose rimaste indietro, un pò di voglia di stare con me stesso. Con Linda, prima che esca per accompagnare i bimbi, faccio una lista di piantine da comprare per i vasi piccoli in terrazzo, dove ho appena travasato quelle di pomodoro che Roberto ha preparato per me, aspettando un mese che le andassi a prendere: rosmarino, maggiorana, basilico, timo, salvia.

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